Hereafter - TopCinema.it
Dire che è un passo falso, forse, è un po troppo esagerato.
Senza se e senza ma, ma soprattutto senza usare giri di parole, “Hereafter” non è piaciuto agli americani.
L’ultima fatica di Clint Eastwood, ha “deluso” i cugini d’oltreoceano, lasciandoli con l’amaro in bocca.
Poco ci credo sill’oscenita della pellicola, significherebbe un’amnesia da parte del buon vecchio Clint, che ci ha ben abituato negli ultimi anni.
Ad un mostro sacro del cinema internazionale, che ci ha regalato tutto ciò che era nelle sue potenzialità di attore, con performance e film INDIMENTICABILI ed indimenticati, che da regista viene da due pellicole assolutamente senza difetti e che rasentano la perfezione più assoluta (“Gran Torino” del 2009 e “Invictus” del 2010), sembra alquanto facile sparare sulla Croce Rossa.
Hereafter non è un capolavoro come i precedenti, è un buon Thriller che parla del ponte Spazio/Temporale tra la vita e la morte.
Consigliarvi il film? Non vedo alcun motivo per il quale non dovrei farlo, anche se bisogna avvisarvi che, una volta pagato il biglietto non pensiate di andare a vedere un film del Calibro dei precedenti di Eastwood, ma un film semplicissimo che, in alcuni tratti, risulterà anche un pò soporifero.
Volendo classificarlo, diciamo che la mediocrità è la fascia in cui posizionerei questo film.
Per diritto di cronaca, è doveroso riportarvi che gli utenti del Web di due dei più grandi siti sul cinema hanno dati contrastanti: l’Internet Movie Database (IMDB) dà una media voto, sulla base di soli 3000 utenti, pari a 7,5 su 10; Rotten Tomatoes, sulla base di 30500 utenti, ha raccolto il 47% di recensioni positive.